Algoritmi rivoluzionari in tutte le discipline.. anche fuori dai confini dell’agonismo
Forse non tutti sanno che L’AI (sigla in inglese) applicata allo sport utilizza gli algoritmi per suggerire
modi più efficaci di allenare mente e corpo per far emergere tutto il potenziale. Grazie Infatti ai dati ottenuti dispositivi sensori di contatto, si possono costruire algoritmi in grado di definire dettagliatamente dove agire per migliorare la performance, definendo allenamentl su misura di singoli
atletl. Ancor meno siamo a conoscenza del fatto che oggi molti dei risultati sportivi raggiunti sono In
larga scala dovuti alla tecnologia impiegata nell’allenamento, che agisce non soltanto sulla struttura
muscolare ma anche, e sempre di più, sull’aspetto cognitivo, aumentando le capacità della concentrazione, della visione e del controllo delle risorse In gara e che a seconda delle discipline sono mere capacità strategiche. Per soddisfare la nostra e la vostra curiosità In tale campo esploriamo Insieme le principali tecnologie che cartterizzano l’Intelligenza Artificiale e non soltanto in ambito sportivo.
Le prime più conosciute sono rappresentate dai cosiddetti wearable devlce: sono tutta quella categoria
di dispositivi elettronici indossabili che per funzionare correttamente, devono essere sincronizzati
con lo smartphone via Bluetooth o WI-FI, così da poter assolvere a una vasta gamma di funzioni:
dalle semplici notifiche fino a un utilizzo più specifico legato al fitness o in ambito sanitario. Tra i più comuni,al momento, troviamo:
i fitness tracker, che sono pensati specificatamente per monitorare I parametri fisici durante
l’allentamento;
Gli hearable, meglio noti come auricolari Intelligenti; gli smartring, anelli Intelligenti pensati come dispositivi di autenticazione o per la tecnologia NFC.
Tra le tecnologie ancora In fase di sviluppo troviamo gli smartglass, che sono progettati specificatamente
per l’utilizzo di applicazioni di realtà virtuale e aumentata. Inoltre alcuni dispositivi sono dotati di sensori NFC (Near fleld communication); che tramite l’apposita appllcazione wallet sullo smartphone
consentono di effettuare pagamenti tramite carta di credito, senza doverla tirare fuori fisicamente dal
portafoglio. Sarà sufficiente avvicinare il dispositivo Indossabile al terminale di pagamento ed effettuare
comodamente la transazione.
Entrando sempre più nell’applicazione della perfomance gli smartwatch, orologi hi-tech con centinaia
di funzioni;gli smartband, braccialetti Intelligenti che comunicano con l’utente attraverso schermi, Impulsi luminosi e vibrazione; futuristico, soprattutto legandola non solo aprestazione, ma in special modo a benessere, salute e prevenzione. Il presidente Vacchi con Guido e la sua cara moglie Marilisa hanno intuito e saputo trovare forme di comunicazione e di gestione anche in un settore, quello giuridico fiscale rivolto allo sport che muoveva allora i primi passi verso una miriade di associazioni e società che si affacciavano a questo mondo.
Con il passare degli anni la sua competenza giuridica era per la FIF “quasi” passata in secondo
piano, questo perché anche noi, come tutti, eravamo affascinati dall’uomo prima che dal professionista. Guido conosceva profondamente i valori della vita e cercava di trasportarli quotidianamente nella famiglia, nel lavoro e nella conduzione di tutti i giorni. Pochi conoscono gli innumerevoli gesti ed iniziative di beneficenza a cui ha partecipato e dato vita, ma giustamente non ne dava notizia, questo rispettando il suo carattere fondamentalmente schivo. Fatto confermato anche a livello professionale
dove, pur avendo insegnato in diversi prestigiosi atenei, non ha mai voluto essere chiamato “prof” (lo facevano solo i suoi studenti); ugualmente la lunga serie di incarichi istituzionali che ha ricoperto lo avrebbero potuto rendere presuntuoso ed invece questo non è mai accaduto. Vengono alla mente bellissime cene dove gli argomenti spaziavano dalle ultime novità giuridico/sportive per poi andare su
temi legati all’attualità, alla cultura, all’educazione, al sociale. Poi quasi sempre c’era spazio per la cucina, per dibattere di piatti tipici, molti legati alla cucina napoletana e ai suoi ricordi di gioventù. Da attento e vorace lettore quale era, il suo parere era sempre illuminate, informato e con un punto di vista di grande saggezza. Il nome di Guido è indissolublle da quello di Marilisa, sua consorte, compagna di lavoro
e di vita. Per lei solo parole di amore, parole di amore che quasi quotidianamente anche Marilisa affida alle sue pagine social a testimonianza di un sentimento che neppure la morte ha scalfito.
Per analizzare la performance sportiva addentriamoci negli algoritmi di machine learning, ovvero apprendimento automatico. Si tratta del subset dell’intelligenza artificiale in cui vengono utilizzati algoritmi per apprendere dai dati e imparare dagli errori in maniera autonoma, senza che intervengano istruzioni puntuali ed esplicite da parte degll utenti. In altri termini, gli algoritmi di machine learnlng utilizzano la potenza di calcolo degli elaboratori informatici per emulare la capacità dell’uomo di Imparare dalle proprie azioni e affinare il ragionamento attraverso l’esperienza, cercando di distinguere in maniera sempre più accurata ciò che è giusto rispetto a ciò che non lo è, indirizzando di conseguenza le scelte da effettuare.
La continua disponibilità di dati aggiornati è fondamentale affinché i modelli analltlci possano continuare
nel tempo a fornire risposte adeguate. Gran parte del successo del machine learning risiede Infatti nel
continuo ed automatico riaddestramento per mantenere alte le performance analitiche dei modelli predittivi.
Così negli sport come lo sci, Il tennis, il basket e in qualsiasi altro sport non solo i filmati vengono
analizzati, ma anche gli allenamenti vengono supportati con software che misurano lo sforzo, i movimenti
l’assorbimento di energia, la visione e l’attenzione di ciascun atleta e lo aiutano a migliorare.
Nello sport competitivo si sa non ci sono sono le vittorie ma anche gli infortuni, e dal momento che il
machine learning si basa sulla capacità di fare predizioni, fra le sue prime applicazioni nello sport vi
è stata la protezione degli atleti dagli infortuni. Ad esempio nel Rugby l’impresa Kitman Lab da anni
perfeziona i suoi algoritmi per predire l’infortunio, …_ processando le informazioni che provengono da videocamere e da sensori indossati dagli atleti nelle scarpe, nel tessuto delle divise e nelle protezioni.
Questi dati hanno permesso di costruire predizioni attraverso il modo con cui gli atleti si muovono In
campo, prima che gll stessi si Infortunino.
Restando in tema di predizioni, l’AI sta cambiando anche il mondo del talent scouting sportivo. Negli
Stati Uniti l’hl-tech già viene applicata ai più popolari sport professionistici di squadra – basket, baseball,
football americano, hockey su ghiaccio – per analizzare enormi quantità di dati statistici e valutare gli
atleti più promettenti. Da quest’anno in Italia anche il Sassuolo Calcio si affida alle nuove tecnologie: è
il primo club della Serle A italiana a farlo. Il Sassuolo infatti si affiderà al cosiddetto machine learnlng
e agli algoritmi di Intelligenza artificiale sviluppati da Wallabies, start up italiana fondata nel 2016, e
tra le più attive In questo ambito per supportare lo scouting e monitorare in maniera scientifica le performance del calciatori in Italia e nel resto del mondo.
L’idea alla base di Wallabies è quella di usare strumenti di data science in campo sportivo, implementando sistemi e algoritmi per analizzare enormi quantità di dati in breve tempo. Attualmente nella fase di scouting la maggior parte del tempo viene impiegata nella ricerca di un giocatore a scapito
dell’analisi del giocatore stesso. Wallabies punta invece a invertire questa proporzione, cercando di minimizzare al massimo il tempo della ricerca di un calciatore per permettere alla squadra di dedicarsi
completamente all’analisi. Wallabies ha perciò dato vita a uno “scout robotico” capace di guardare più
di 8 mila partite l’anno e registrare ogni singolo gesto del calciatori in attività e che ogni giorno impara
qualcosa. Le analisi di Wallabies infatti sono basate su circa 7 mila variabili per giocatore per partita e
permettono di monitorare ad oggi circa 40 mila giocatori di 25 leghe diverse.
Un’altra applicazione interessante, oltre che curiosa, dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito del “gioco”
sportivo, ci permette di gareggiare contro i nostri beniamini dei nostri sport preferiti. L’algoritmo
conosciuto con il nome di gamefication stima quale sarebbe stata la loro performance contro la nostra e
cl informa di quanto ci manca per essere come loro.