Social Network e sicurezza on line

Il 2018 è stato, senza dubbio, l’anno in cui maggiormente si è discusso di privacy e tutela dei dati personale con l’introduzione del GDPR, di qualità e veridicità dei contenuti e di fake news. La percezione che gli utenti hanno dei social network e sicurezza on line e protezione dei propri dati personali è molto bassa.

Ma è anche molto bassa la percentuale di utenti che sanno dove vanno a finire i propri dati e in che modo vengono utilizzati o a chi vengono ceduti. Secondo una ricerca effettuata da Business Insider US più del 50% degli utenti ha avuto dubbi ad interagire con post sponsorizzati per paura di subire un furto di dati personali e sensibili e per paura di truffe.

Questo è un dato rilevante che incide moltissimo sugli investimenti in Ad online sui principali socia!, come Facebook, per il quale c’è stata una brusca frenata già nel 2018. Questo non vuol dire che le pubblicità online siano morte, ma che si debba necessariamente cambiare orientamento verso un ambiente in cui si riesca a catturare l’attenzione e la fiducia dell’utente. Maggiore è la fiducia digitale degli utenti, maggiore è la propensione ad acquistare prodotti e servizi, anche passando per Ad online. Le aziende utilizzano milioni di dati ed hanno il dovere di rendere trasparente l’uso che viene fatto di questi dati, pena perdite, di fatturato notevoli.C’è, infatti, un’altissima necessità, da parte degli utenti, di comprendere cosa viene fatto dei propri dati da parte delle aziende. Quindi da un lato i dati ci dicono che il consumatore reputa le aziende come non in grado di proteggere i loro dati, mentre dall’altro le aziende ritengono di essere perfettamente in grado di farlo.
News, Fake News e giornali online

Anche qui, dopo anni di crescita costante, il 2018 ha registrato un calo nella ricerca e condivisione delle informazioni tramite socia! network, con Facebook in netto calo. I post nelle pagine socia I dei giornali online sono percepiti dagli utenti come un mezzo di informazione conflittuale, in cui, più che dare la notizia, si cerca uno “scontro comunicativo” tra utenti. La percezione degli utenti è che la maggior parte della responsabilità, per quanto riguarda le fake news, sia da attribuire principalmente agli editori e alle piattaforme. A tal proposito, come diminuiscono le condivisioni di notizie sui social, allo stesso modo aumentano le persone che utilizzano le app di informazione e pagano per leggere i contenuti e approfondimenti. Un’alta percentuale di persone è preoccupata sulla veridicità o meno delle informazioni e news che leggono sui social, soprattutto in paesi come Italia, Brasile e Stati Uniti, in cui la propaganda politica passa per i social.
Linkedin al primo posto Linkedin continua a risultare la piattaforma più sicura e affidabile tra tutte, con percezioni molto alte in termini di cybersecurity, professionalità, qualità dei contenuti e delle informazioni condivise. Questo è dovuto in gran parte al taglio “professionale” del socia I. Il report ci conferma, anche, che il 93% dei professionisti e delle imprese sostengono che sia necessario investire in tecnologie che aumentino la sicurezza dei sistemi informatici a protezione dei dati trattati. Secondo il Digitai Trust Report 2018 Linkedin risulta:
” 3 volte più affidabile per i contenuti”, “2 volte più affidabile di altre piattaforme social” 3 volte più affidabile per la privacy e i dati.
GDPR e la necessità di un cambiamento Tutte le aziende hanno avuto a che fare con l’introduzione del GDPR, il nuovo standard di sicurezza europea a protezione dei dati personali. La cosa è stata percepita da molte aziende e imprese di servizi come una sorta di “danno” nei loro confronti, ma nella realtà questo è stato fatto per si può più ignorare, sia a livello di contenuti su blog e rispondere a una necessità ben precisa degli utenti. Questo non deve assolutamente preoccupare le aziende per cui, nella maggior parte dei casi, basterà affidarsi a professionisti e consulenti per risultare a norma e non incappare in sanzioni. Quello che si prospetta in questo 2019 appena iniziato e negli anni a venire, quindi, sono investimenti che le aziende dovranno fare per la salvaguardia di dati sensibili, consulenza è una grande attenzione a qualità e veridicità dei contenuti pubblicati sui propri canali.
Facebook e il cambio di rotta

A maggio è arrivata anche la notizia della cancellazione di 23 pagine di fake news da parte di Facebook. Un cambio di rotta, sembrerebbe, in virtù del fatto che queste pagine sarebbero state dei veri e propri contenitori di notizie false, disinformazione, cambio nome delle pagine utilizzando gli stessi follower (riciclaggio di follower), pubblicazione di contenuti fuori tema e sfruttamento di account falsi. Queste pagine, quasi tutte di propaganda politica, sono state oscurate da Facebook, dando il via, finalmente, a una procedura di analisi delle pagine e di cancellazione di quelle che violano le regole della piattaforma socia I. Maggior controllo e rispetto delle regole è quello che a gran voce chiedono da anni utenti e responsabili di testate giornalistiche autorevoli, per cui, non è ammissibile che Facebook permettesse la pubblicazione e divulgazione di notizie false e diffamatorie. Nei prossimi anni i controlli saranno, senza dubbio, intensificati, con regole più strette. L’attenzione ai contenuti e alla loro veridicità è una necessità degli utenti che non
siti, sia a livello di comunicazione sui social network.
Focus sui contenuti

La professione del copy è, owiamente, sempre stata uno dei punti cardini di una buona strategia SEO. Avere un copy valido e competente è, oggi, indispensabile. Gli utenti e, di conseguenza, i motori di ricerca, richiedono ai blog e ai siti dei contenuti sempre più specializzati e realizzati in maniera professionale. La fonte, quindi, non dovrà solo rispondere al search intent dell’utente, ma dovrà essere, sempre di più, una fonte autorevole