Android 7 è stato ufficialmente annunciato a metà anno del 2016; l’ultima versione del sistema operativo di Google per smartphone e tablet ha il nome in codice Nougat (torrone) ed è stato rilasciato inizialmente come aggiornamento per gli smartphone Nexus.
Dopo quasi 6 mesi, la percentuale di adozione è ancora piuttosto bassa: i dati ufficiali di Google indicano che è installato sullo 0,7% degli smartphone (dati di gennaio 2017).
contro il 29,6% della versione 6 e il 33,4% della versione 5. La situazione è destinata a cambiare rapidamente nei prossimi mesi, man mano che i produttori rilasceranno gli aggiornamenti ufficiali e porteranno nuovi modelli negli scaffali dei negozi.
Per chiarire la situazione, al momento in cui scriviamo un colosso come Samsung non ha ancora reso disponibile in Italia l’aggiornamento per i top d i gamma Galaxy S7.
D’altro canto, Google ha già rilasciato il primo update, che porta la versione alla 7.1, nel mese di ottobre, subito seguito dalla versione 7.1.1 a dicembre.
Alcuni produttori hanno posticipato gli aggiornamenti per uscire direttamente con l’ultima versione.
C’è stato anche un altro problema: i processori Qualcomm Snapdragon 800 e 801, utilizzati su molti smartphone top di gamma di uno o due anni fa, non sono ufficialmente supportati da Android 7. Qualcomm non ha chiarito i motivi, che sembrano legati al fatto che tali processori (più precisamente le Cpu Adreno integrate) non supportano né le librerie grafiche Vulkan né le OpenGL ES 3.1, almeno una delle quali è richiesta per il superamento dei testi di compatibilità di Google.
La maggior parte delle novità di Android 7 sono sotto il cofano; esteticamente cambia poco o nulla rispetto alla precedente versione 6.
Se l’aspetto grafico è rimasto sostanzialmente immutato, cambia invece molto nell’interfaccia utente. Viene introdotto per la prima volta il supporto al dual screen, dove due app possono essere aperte in finestre separate.
La gestione delle notifiche è stata migliorata rendendole più interattive, mentre il pannello delle impostazioni rapide è stato reso personalizzabile.
Il supporto a Daydream, la piattaforma di realtà virtua le, è stato esteso e perfezionato. Per quanto riguarda le prestazioni, segnaliamo il nuovo compilatore Jit, più veloce ed efficiente, nonché il già citato supporto alle librerie grafiche Vulkan, in grado di gestire una grafica 3D più evoluta.
Per la sicurezza invece, arriva la crittografia a livello di file: sarà possibile cifrare un singolo documento e non solo tutto il volume. Gli aggiornamenti di sistema possono esse resi completamente autonomi e trasparenti, dunque potranno essere effettuati in background in maniera quasi invisibile.
Vengono introdotti i permessi a livello di cartelle: un’app potrà richiedere l’accesso a una cartella specifica e sarà l’utente a confermarlo o meno.
Nelle prossime pagine troverete una serie accorgimenti focalizzati al miglioramento dell’uso quotidiano. Si tratta di funzioni introdotte per la prima volta in Android 7 che possono semplificare l’utilizzo, rendere le operazioni più intuitive o far risparmiare tempo. Alcune di queste funzioni si sono già viste in passato in alcune interfacce utente proprietarie (come quelle di Samsung, Lg o Huawei, per fare alcuni esempi); ora vengono rese ufficiali e integrate direttamente da Google nel sistema operativo.
Al momento in cui scriviamo, tra i produttori più veloci ad adottare Android 7 c’è Lg, che ha reso disponibile l’aggiornamento per il top di gamma GS. I Nexus dal SX in su sono stati tra i primi ad averlo, mentre Samsung ha pianificato entro il primo trimestre l’upgrade per i Galaxy A versione 2016, il Note 5 e i Galaxy S6/ S6 Edge. Per i Galaxy S7 / S7 Edge l’aggiornamento è in corso.
Per quanto riguarda Sony è previsto l’aggiornamento entro il primo trimestre per i modelli Xperia X, X Performance, X Compact, XA e XZ; per lo Z5 è già disponibile.
Huawei è stata una delle prime aziende a produrre uno smartphone con Android 7 nativo, il Mate 9; tra i modelli
che riceveranno un update ci sono P9, P9 Lite, P9 Plus, Nova e Nova Plus.
Per il brand Honor, l’aggiornamento di Honor 8 è già disponibile, mentre è atteso quello per 6X e SC; al momento
non ci sarà quello per Honor 7.
[amazon_link asins=’B01K9EEFVG,B01LY8UB0O,B01LGKK9D0,B01IX67GP4,B01GZKZDHS,B01JIBFKDI,B01GO2PTUS’ template=’ProductCarousel’ store=’giugio-21′ marketplace=’IT’ link_id=’dc54116a-0183-11e7-82fc-4904847b7edd’]